Valutazione delle neurodivergenze: un percorso verso la comprensione e il benessere
- Data Pubblicazione: 22/04/2025
Cosa significa "neurodivergenza"?
Il termine neurodivergente descrive tutte quelle persone il cui funzionamento neurologico differisce da quello che viene considerato "tipico" o "neurotipico". Tra le principali condizioni neurodivergenti troviamo:
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Disturbo dello Spettro Autistico (ASD)
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Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)
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Dislessia e altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
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Sindrome di Tourette
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Funzionamento cognitivo non lineare o atipico
Essere neurodivergenti non è una patologia, ma una modalità diversa di percepire, sentire e interagire con il mondo. Riconoscere e valorizzare questa diversità è fondamentale per promuovere il benessere psicologico.
Perché è importante fare una valutazione?
La valutazione psicodiagnostica delle neurodivergenze ha l’obiettivo di comprendere il funzionamento unico della persona e di fornire strumenti personalizzati di supporto. Una diagnosi accurata può aiutare a:
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Migliorare la qualità della vita e l'autostima
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Accedere a percorsi scolastici e lavorativi adeguati
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Ricevere supporto terapeutico mirato
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Ridurre situazioni di disagio, isolamento o burn-out
Molti adulti, ad esempio, arrivano a una diagnosi solo in età avanzata dopo anni di difficoltà non riconosciute.
Come si svolge la valutazione delle neurodivergenze?
Il percorso di valutazione può includere:
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Colloqui clinici: per raccogliere la storia personale e familiare
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Osservazioni comportamentali: utili per cogliere modalità di relazione e comunicazione
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Test psicometrici standardizzati: per valutare aspetti cognitivi, attentivi, linguistici e socio-emotivi
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Condivisione dei risultati: con una restituzione chiara e rispettosa delle caratteristiche individuali
Il tutto avviene in un clima accogliente e non giudicante, in cui ogni persona si senta ascoltata e valorizzata per ciò che è.
A chi è rivolta la valutazione?
La valutazione delle neurodivergenze può essere utile in diverse fasce d’età:
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Infanzia e adolescenza: per comprendere meglio il comportamento scolastico o sociale
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Età adulta: per chi sospetta una condizione neurodivergente mai riconosciuta
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Genitori e insegnanti: per accompagnare nel modo più efficace bambini e ragazzi
Un percorso di consapevolezza e accettazione
Conoscere il proprio modo di funzionare, dare un nome a certe difficoltà o caratteristiche, è il primo passo verso una maggiore consapevolezza di sé. Una diagnosi non definisce una persona, ma può aiutarla a conoscersi meglio e a scegliere con maggiore libertà come vivere la propria unicità.
Se sospetti di essere neurodivergente, o vuoi approfondire il funzionamento di tuo figlio, puoi contattarmi per un colloquio informativo. Ricevo in studio e online, in un contesto empatico e rispettoso della neurodiversità.